“Il caro energia sta diventando un problema serio per moltissime famiglie, molte aziende ed esercizi commerciali. Un problema che, come sindacato, non possiamo assolutamente ignorare. Ogni giorno arrivano sollecitazioni di aiuto e notizie di imminenti chiusure di attività di ristorazione per l’impossibilità a far fronte alle maggiorazioni delle bollette. Maggiorazioni a cui gli esercenti rispondono a volte con la resa, a volte con un aumento del proprio listino prezzi. In entrambi i casi un fallimento per il sistema sociale ed economico del Paese. Con la Regione Lazio abbiamo concordato una serie di appuntamenti per programmare un bonus energia per i redditi fino a 40 mila euro e una riduzione dell’irpef ma non basta”. Così il segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica.
“E’ necessario – prosegue Civica – che si attivi anche il Comune. Come socio di Acea, potrebbe ad esempio intervenire in modo urgente e concreto sull’azienda per abbattere il costo delle bollette oppure mettere a disposizione delle risorse a tutela delle famiglie in difficoltà. Infine, sarebbe opportuno che Arera prevedesse un ampliamento delle fasce orarie a cosiddetto risparmio energetico. Si potrebbe ad esempio prevedere l’estensione della fascia f3, considerata la più conveniente, alle 18 anziché alle 23, come avviene attualmente. Già con questo piccolo accorgimento si abbasserebbero i consumi e di conseguenza i costi”.