DIRITTI

istruire tutte le pratiche necessarie alla tutela dei diritti violati (licenziamento, corretto inquadramento, contestazioni disciplinari, dimissioni giusta causa, lavoro nero, mancato versamento contributi, etc..)

Licenziamento

Esistono diverse tipologie di licenziamento individuale:

a) Giusta causa

condotta grave del lavoratore/trice tale da far venir meno il vincolo fiduciario con il datore di lavoro e impedire la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro. In tale ipotesi, il datore di lavoro può licenziare il lavoratore senza preavviso

b)Giustificato motivo soggettivo

notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore ovvero da ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa, tenendo conto anche dell’eventuale intenzionalità della condotta dello stesso

c) Giustificato motivo oggettivo (GMO)

In caso di esigenze organizzative o produttive aziendali, il datore di lavoro può procedere a licenziare il personale interessato, a meno che i lavoratori interessati non possano essere riutilizzati in altre mansioni analoghe a quelle precedentemente svolte

Corretto Inquadramento

L’art. 2095 del Codice civile distingue i prestatori di lavoro in dirigenti, quadri, impiegati e operai. I singoli contratti collettivi indicano poi i requisiti di appartenenza a ciascuna categoria, attraverso una descrizione delle mansioni contemplate da ciascun livello e relativa retribuzione, che può essere integrata da eventuali accordi di secondo livello (o aziendali)

Contestazioni Disciplinari

A seguito di comportamenti della lavoratrice o del lavoratore che costituiscono inosservanza degli obblighi contrattuali, il datore di lavoro può esercitare il potere disciplinare attraverso provvedimenti di natura sanzionatoria (con le modalità e le tempistiche previste dalla legge e dai contratti collettivi) che possono avere carattere conservativo (richiamo verbale o scritto, multa, sospensione, etc.) o estintivo (licenziamento).

Una volta ricevuta la contestazione, il lavoratore ha 5 giorni di tempo per rispondere all’addebito contestato per fornire le giustificazioni (contro deduzioni).

Dimissioni Giusta Causa

Ricorrono in presenza di un’inosservanza del datore rispetto ai suoi obblighi contrattuali, talmente grave da non consentire la prosecuzione del lavoro come per esempio:

-mancato pagamento dello stipendio;

-omesso versamento dei contributi previdenziali;

-molestie sessuali da parte del datore;

-mobbing;

-pretesa del datore affinché il dipendente compia atti o condotte illecite.

Lavoro Nero

Instaurazione di un rapporto di lavoro in evidente violazione di tutte le prescrizioni normative (omessa comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego, l’omessa denuncia nominativa all’INAIL, etc…) con ogni conseguenza sotto il profilo retributivo, contributivo e fiscale.