“Nessun risultato dall’incontro sul futuro della società partecipata Roma Metropolitane avvenuto oggi in Campidoglio. Il confronto, nonostante le ulteriori argomentazioni portate dal direttore generale del Comune, Giampaoletti, si è concluso con un nulla di fatto. Resta pertanto ancora alto il rischio che Roma Metropolitane il prossimo 30 settembre, data della assemblea dei soci, possa essere posta in liquidazione. Le motivazioni rappresentate dal socio (Comune di Roma) non ci convincono affatto. Chiediamo viceversa di aprire rapidamente un confronto serio e con tempi certi, al fine di poter trovare soluzioni condivise. Abbiamo noi stessi posto, già da molto tempo, il problema di un piano di riorganizzazione dell’azienda ma questo deve necessariamente passare da un confronto sugli affidamenti delle opere da completare e dalle possibili future attività. Roma Metropolitane possiede tutte le competenze professionali adeguate per continuare a fare al meglio le opere che gli sono state affidate negli anni e far fronte alle nuove future attività, a partire da quelle previste nel PUMS recentemente approvato. Oggi il direttore Giampaoletti non è stato in grado di fornire alcuna rassicurazione, ne’ una risposta in merito alla liquidazione e ciò è grave. Naturalmente manterremo alto il livello di attenzione e metteremo in campo ogni utile iniziativa per contrastare l’eventuale provvedimento di messa in liquidazione. Pertanto lunedì effettueremo un presidio in azienda che coinvolgerà tutti i lavoratori in attesa di conoscere quale sarà la decisione che il Comune vorrà adottare. Chiameremo a raccolta anche tutte le forze politiche invitandole a partecipare al presidio a salvaguardia dei lavoratori e della società stessa”. Così il segretario regionale della Uil Lazio, Pierluigi Talamo e il coordinatore della Uil Trasporti Lazio, Alessandro Bonfigli.