“Ciò che sta emergendo dall’inchiesta “Angeli e demoni” a Reggio Emilia ci lascia sconvolti. Lucrare sui bambini, sulle loro famiglie spesso in difficoltà, trasformare i minori in un vero e proprio business ad uso e consumo degli adulti è mostruoso. È qualcosa che oltre il buon senso e l’umanità che dovrebbe accomunare tutti gli individui. È vero che il momento che stiamo vivendo non eccelle proprio per umanità e solidarietà verso l’altro, ma è anche vero che abusi e torture perpetrati da assistenti sociali, da psicologi, da coloro che più di altri dovrebbero proteggere un minore e palesare sempre terzietà nei procedimenti giudiziari, diventano ancora più aberranti. I numeri elevati di minori presenti nelle case famiglie italiane o dati in affido ci fa temere. Non vorremmo che quanto accaduto nella civile Emilia fosse solo l’inizio. Confidiamo nella magistratura affinché faccia chiarezza al più presto su questo business e affinché anche il ruolo dei servizi sociali e dei periti sia sempre più definito e chiaro”. Così il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica, in merito all’inchiesta “Angeli e demoni”.