“In queste ore si è aperta la discussione in Aula Giulio Cesare sulla proposta di bilancio di Roma Capitale, che se dovesse venire confermata nei contenuti, così come ci sono stati illustrati nell’incontro della scorsa settimana con la vicesindaca e assessora al Bilancio di Roma Capitale, Silvia Scozzese, esporrebbe la Capitale al rischio concreto di fare grandi passi indietro”. Lo scrivono in una nota la Uil del Lazio congiuntamente ll Cisl Roma Roma Capitale e Rieti e la Cgil regionale.
*Seppur con minori entrate per circa 243 milioni di euro, che incidono sulla capacità di impegnare le risorse adeguate – si legge nella nota – la Giunta Capitolina poteva dare dei segnali di attenzione su temi centrali come i servizi sociali, lo sviluppo della città e il miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza. Invece la proposta approdata in Aula stanzia, per il 2023, 706 milioni di euro di finanziamenti per il sociale non un euro in più rispetto al 2012, quando erano 707 i milioni di euro messi a disposizione. Inoltre per il 2024 e il 2025 si prevedono ulteriori riduzioni di finanziamenti”.
“In una fase in cui aumentano le difficoltà per i redditi bassi e medio bassi, in cui l’inflazione di fondo cresce ed erode il potere di acquisto – concludono Cgil, Cisl d Uil – ci aspettavamo, come già abbiamo spiegato durante gli incontri con il Comune di Roma, interventi nei territori per abbattere le liste di attesa dei Servizi Sociali, misure a sostegno delle famiglie contro il caro bollette e costruire un accordo per rimodulare la pressione fiscale. Per questo auspichiamo che il Consiglio Comunale intervenga apportando modifiche alla proposta di bilancio, modifiche che vadano nella direzione da noi indicata e a tutela delle fasce più deboli della città”.