Si è svolto ieri l’incontro con la Regione Lazio sulla mobilità in deroga e le politiche attive da effettuare nelle aree di crisi complessa. La Regione ci ha informato che per erogare per il 2022 la mobilità ai 1054 percettori occorrono 23 milioni di euro, fabbisogno che la Regione ha già comunicato al Ministero ed è in attesa del decreto di riparto per renderli esigibili. Inoltre ha chiesto a Cgil Roma e Lazio , Cisl Lazio, Uil Lazio, un monitoraggio sui percettori di mobilità per conoscere con maggiore precisione il numero di coloro che raggiungeranno il requisito pensionistico nel corso dell’anno. Per quanto riguarda le politiche attive la Regione ha proposto 3 tipologie di intervento. Il primo indirizzato a coloro ai quali mancano 2 anni al raggiungimento della pensione attraverso la definizione di uno specifico progetto; il secondo incentivare le aziende che assumono un percettore della mobilità con un bonus maggiorato; il terzo creare uno specifico bando per incentivare l’autoimprenditorialità. Cgil, Cisl e Uil hanno posto l’accento sui ritardi dell’Inps nell’erogare le previsioni dell’articolo 38 comma 2 bis del decreto sostegni bis, cioè la sospensione delle riduzioni degli importi della mobilità in caso di terza e quarta proroga ed hanno chiesto un intervento di sollecito della Regione presso l’Inps.

Hanno reputato opportuno la ripresa della discussione sulle aree di crisi complessa sia per quanto riguarda il finanziamento della mobilità e sia di uno specifico intervento di politiche attive dedicato ai percettori dell’ammortizzatore. In realtà questa discussione era in una fase avanzata già nel 2019, ma la pandemia ha interrotto ogni possibile attuazione. Però oltre alle 3 tipologie di intervento proposte dalla Regione, Cgil, Cisl, Uil hanno sottolineato che l’attuale quadro normativo ci offre un’altra possibilità, quella delle sperimentazioni e innovazioni inserite nel programma GOL in base al quale la Regione stessa deve elaborare un proprio piano di attuazione. La Regione Lazio per quanto riguarda i ritardi dell’INPS si è impegnata a scrivere al Presidente dell’INPS al fine di sollecitare la corresponsione della quota di mobilità che in base alla norma non doveva essere ridotta e che riconvocherà il tavolo tra una ventina di giorni per definire l’accordo su mobilità e cassa in deroga. Questo primo incontro è stato utile e il momento è opportuno per provare a sperimentare soluzioni innovative che possono portare lavoro ed economia sui territori. Così in una nota Natale Di Cola, Segretario regionale della Cgil di Roma e Lazio, Rosita Pelecca, Segretaria Regionale della Cisl Lazio, Pier Luigi Talamo, Segretario Regionale Uil Lazio.