“Presidiare il territorio significa seguire con più attenzione i fenomeni sociali che si stanno verificando soprattutto tra i giovanissimi, significa maggiori strutture e luoghi di aggregazione in quartieri spesso abbandonati a loro stessi, significa minor degrado ambientale, maggiore presenza delle forze dell’ordine. Solo così forse si potrà riuscire a comprendere meglio il disagio e a frenare la violenza che sta purtroppo dilagando nelle periferie delle nostre città, senza più distinzione tra aree geografiche”. Così la Uil Lazio in una nota.

“La presenza della premier Meloni oggi a Caivano è sicuramente un atto dovuto – prosegue la nota – ma crediamo che tale presenza non debba essere limitata alle situazioni emergenziali o conseguente a gravissimi episodi di cronaca, ma costante nei fatti e nelle azioni da intraprendere. Attraverso la politica in primis, ad ogni livello, con il coinvolgimento però anche del mondo sindacale e dell’associazionismo che hanno una conoscenza più diretta dei territori e delle problematiche.

Lo conferma anche, purtroppo, la vicenda accaduta due giorni fa a Torbellamonaca. Il tentato omicidio di don Coluccia, noto come il prete anti spaccio, in uno dei quartieri più a rischio della Capitale è la testimonianza di quanto ci si muova sempre in ritardo, ci si ricordi delle problematiche quando si verifica la tragedia. Così non va. Così si alimentano seppur involontariamente la rabbia, le tensioni dei residenti, lo sconforto. Così la criminalità avrà sempre più gioco facile. Per questo pensiamo che siano necessari interventi tempestivi e preventivi che possano almeno ridare fiducia, far sentire la presenza delle istituzioni ogni giorno. Esprimere solidarietà non è sufficiente. La Uil si impegna pertanto sia a sollecitare Regione e Comune perché si attivino con azioni concrete e quotidiane, sia ad attivarsi essa stessa sul territorio, attraverso ad esempio i propri servizi, perché solo lavorando in sinergia si potrà forse riuscire ad arginare tali deprecabili fenomeni sempre più di massa