“Roma sta diventando la città in cui si muore per lavorare. In sole 24 ore, due operai, entrambi di 41 anni, hanno perso la vita precipitando da impalcature. Questo non è solo sconvolgente e triste: è inconcepibile e vergognoso. I protocolli e le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rischiano di rimanere carta straccia se non si interviene con azioni concrete, se non si intensificano i controlli e le ispezioni, se non si inaspriscono le sanzioni penali puntando parallelamente a sviluppare nei luoghi di lavoro una cultura della prevenzione degna di un paese civile, con l’assunzione di nuovi ispettori e tecnici e maggiori risorse e mezzi per i servizi ispettivi. Abbiamo chiesto alla Regione Lazio la convocazione urgente di un tavolo di confronto sul tema alla presenza dei servizi ispettivi e il 13 novembre, in occasione della grande giornata di mobilitazione nazionale promossa da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil saremo in piazza per ribadire la necessità di provvedimenti urgenti in nome della dignità dei lavoratori e della sicurezza nei luoghi lavoro”. Così in una nota Cgil roma e lazio, Cisl lazio,  Cisl roma Capitale Rieti, Uil lazio