Prezzi alle stelle quest’estate. Il clima vacanziero si associa a un rincaro del costo della vita in quasi tutti i settori. Se partire in aereo significa spendere il 13,8% in più rispetto allo scorso anno (+12,5% rispetto a giugno 2017), optare per il treno non è più così economico, visto l’incremento del +7% delle tariffe. Ancora peggio il trasporto marittimo che vola al +20% (+12% rispetto a giugno). Non va meglio per chi rimane a casa che dovrà fare i conti, oltre che col caldo torrido, con le spese dell’energia elettrica, levitate del 7% rispetto a luglio 2016 e con quelle del gasolio per il riscaldamento che segnano un +4,4%. Persino la fornitura di acqua potabile, controversa protagonista in quest’ultimo periodo di emergenza idrica, segna un incremento del 5,5%. Gli aumenti non riguardano soltanto bollette e vacanze, ma anche il carrello della spesa ne risente: in modo particolare il pesce costa 1,7% in più rispetto a luglio dello scorso anno e 1,4% in più rispetto al mese scorso, la frutta registra un aumento dell’1,3%, mentre si attesta a +1,2% il costo di latte e formaggi. E chi cerca di sostituire il pranzo con un gelato, dovrà fare i conti con una crescita del prezzo di circa il 20% rispetto allo scorso anno.

“L’incremento della fornitura d’acqua in mancanza d’acqua potrebbe sembrare una battuta, se non fosse che i romani stanno vivendo una situazione tutt’altro che ilare – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – l’acqua scarseggia, ma il prezzo in bolletta aumenta. E se si pensa di risolvere temporaneamente allontanandosi dalla Capitale per le ferie, ecco che bisogna fare i conti con incrementi alle stelle dei prezzi del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. Cui si vanno ad aggiungere, cosa prioritaria, gli incrementi dei generi alimentari, soprattutto quelli irrinunciabili in questa stagione, come frutta, vegetali, pesce. Indice tutto di una situazione drammatica – conclude Civica – in una Capitale che è sempre meno tale e sempre più vicina purtroppo a una città emergenziale. Dove a fare le spese è, al solito, soprattutto il cittadino, alle prese con costi elevatissimi e disservizi quotidiani”. Ma gli incrementi non sono finiti. Anche l’acquisto dei libri segna un 2,3% su base annua, i servizi di alloggio un +1,8% e i pacchetti vacanza un +1,7% rispetto allo scorso anno e un +9,5% rispetto a giugno 2017.