“Monte Carnevale è un territorio inquinato che sarebbe dovuto essere bonificato già da tempo. Individuare questa come area per una discarica non ci sembra una grande idea, anche se dettata dalla situazione di emergenza”. Così la Uil del Lazio in una nota.
“Considerando l’enorme area della Capitale pari a 1.285 chilometri quadrati, contro i 181 di Milano e gli 88 chilometri quadrati di Copenaghen, non si può solo pensare a un’unica discarica, come avviene nelle altre città metropolitane, ma bisognerebbe puntare sulla raccolta differenziata, effettuata in maniera seria. Per rendere possibile questo, è necessario un piano di assunzioni di nuovi operatori Ama. Un piano che preveda almeno 2-3 mila dipendenti in più. Non sarebbe realizzabile infatti un’operazione concreta e a lungo termine con un incremento di poche centinaia di unità. Nella situazione attuale di emergenza e provvisorietà – conclude la Uil del Lazio – si potrebbe optare per una suddivisione dei rifiuti su cinque impianti di trattamento, dislocati lungo le direttrici, per riuscire così a supportare l’enorme estensione e l’elevata densità di popolazione di Roma, che oramai ha raggiunto circa i 3 milioni di residenti”.