”Si è svolto oggi  l’incontro tra la Regione Lazio e le organizzazioni sindacali per definire l’accordo sulla mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa”. Lo fanno sapere Cgil, Cisl e Uil del Lazio.

“Quest’anno l’iter per la definizione è stato particolarmente lungo rispetto al passato – spiegano i sindacati – un ritardo che sottolinea la farraginosità burocratica nel definire e poi erogare gli ammortizzatori sociali, una farraginosità che si scarica sui percettori della mobilità in deroga che da gennaio non ricevono il sostegno al reddito pur avendone i requisiti e dunque il diritto. Questo elemento è stato oggetto di discussione sia nel primo incontro con la Regione e sia in quello di oggi, tutte le parti hanno convenuto sull’opportunità di ridurre i tempi e già in queste settimane, nell’ambito del proprio ruolo e responsabilità hanno sollecitato prima la definizione del decreto interministeriale e poi la registrazione della stesso presso la Corte dei Conti”.

”Nel merito – si legge nella nota stampa – l’accordo contiene la copertura economica per l’intero anno con una cifra pari a 19.207.318, ciò significa che viene rispettato il criterio della soluzione di continuità e quindi la garanzia di rientrare nel bacino anche nel 2024. Sono inoltre stati destinati 2.095.974 per la cassa in deroga. Nell’accordo è stato inserito anche il richiamo al bando per coloro a cui mancano  due anni per raggiungere il requisito pensionistico, a tal proposito i Sindacati hanno chiesto di evidenziare la certezza in quei due anni ai destinatari del provvedimento maturino anche i contributi. La Regione Lazio pur ritenendo che si tratterebbe di contribuzione figurativa si è impegnata a inviare uno specifico quesito al ministero del lavoro per darci certezza in materia di contribuzione”.

“Per quanto riguarda le politiche attive – concludono Cgil, Cisl e Uil – abbiamo proposto di effettuare una discussione specifica prendendo a riferimento il bando sulla costituzione dei Comitati Locali per l’Occupazione rivisitandolo e allargandolo perché quella potrebbe essere la strada per effettuare politiche attive efficaci. L’assessore Schiboni ha accolto la richiesta e si è impegnato a convocare una riunione che sulle politiche attive per i percettori della mobilità in deroga”.