“E’ stato firmato oggi il protocollo per le politiche attive con la Regione Lazio. Alla firma erano presenti i segretari generali di CGIL CISL e UIL, i presidenti delle associazioni datoriali e il Presidente della Regione Lazio.  La contrattazione con le organizzazioni sindacali è stato il valore aggiunto che ha portato alla firma di questo accordo”. Così, in una nota, Cgil, Cisl e Uil regionali. “Il Protocollo – continua la nota – rappresenta uno dei pilastri per uscire dalle difficoltà economiche e sociali che si sono acuite con la pandemia, un accordo importante che descrive la cornice nella quale, attraverso la contrattazione, saranno definite le procedure per attivare le singole azioni.

La Regione Lazio stanzia per l’anno in corso 245 milioni di Euro in aggiunta alle misure che erano già stanziate, come ad esempio Garanzia Giovani per finanziare, attraverso i diversi livelli di contrattazione misure quali:

  1. Valorizzazione e potenziamento dei Centri per l’Impiego;
  2. Pacchetto anti-crisi, si tratta di una serie azioni a sostegno di aziende,  lavoratrici e lavoratori;
  3. Sostegno per il cittadino in formazione, un’indennità per il cittadino che ha perso il lavoro o chi è in cassa integrazione a zero ore per inserirsi in un percorso di apprendimento e valorizzazione della professionalità;
  4. Patto tra generazioni e invecchiamento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori;
  5. Politiche a sostegno della parità salariale di genere;
  6. Misure per l’inserimento lavorativo delle donne;
  7. Intervento regionale in raccordo/integrazione con il Fondo Nuove Competenze, questa deve per noi essere un’opportunità per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione;
  8. Valorizzazione dei mestieri artigianali;
  9. Misure sperimentali nelle aree di crisi complessa come ad esempio i territori a disoccupazione zero
  10. potenziamento, modernizzazione e di valorizzazione degli ITS e degli IFTS;
  11. Sostegno all’auto-impiego.

Questo accordo deve essere inteso come l’inizio di un percorso che prevede la formazione e la buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con disabilità, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori sociali, perché da solo, altrimenti, non riuscirà a fronteggiare la marea che rischia di sommergerci con la fine del blocco dei licenziamenti che, lo ribadiamo con forza, deve proseguire fino a fine emergenza ed essere generalizzato. Adesso è indispensabile definire con la massima urgenza un protocollo sulla ripresa e lo sviluppo per inserire un nuovo sostegno all’impalcatura delle misure necessarie per uscire dalla crisi. Siamo pronti ad affrontare la discussione avendo già condiviso al proprio interno la piattaforma “Ricostruire il futuro – per uno sviluppo del Lazio che non lasci indietro nessuno”FUTURO –