“Continua la mobilitazione dei lavoratori della Roma Multiservizi. Oggi siamo stati in presidio di fronte alla Prefettura per rivendicare il diritto al mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori. Dopo la manifestazione di ieri al Campidoglio, durante l’assemblea capitolina straordinaria che ha vergognosamente rigettato tre ordini del giorno che chiedevano stabilità occupazionale e gestione diretta dei servizi da parte del Comune di Roma Capitale, oggi abbiamo denunciato alla Prefettura le criticità dell’avviso di manifestazione di interesse per la gestione del servizio scolastico integrato delle scuole dell’infanzia e dei nidi capitolini, di cui continuiamo a chiedere il ritiro”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti, la Uil del Lazio, insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti.
“L’aggiudicazione del servizio attraverso l’avviso bandito – continuano i sindacati – determinerebbe tagli occupazionali e retributivi certi per i 3mila lavoratori della società partecipata e consegnerebbe al privato, prioritariamente interessato al profitto, la gestione di un servizio pubblico essenziale che deve essere garantito ai bimbi e ai genitori della nostra città, mantenendo inalterati i livelli di qualità dell’assistenza scolastica, dell’assistenza al trasporto e della pulizia e sanificazione dei plessi scolastici a cui nell’attuale contesto pandemico, più che in qualsiasi altro momento, è necessario prestare attenzione. L’avviso tiene conto di un numero insufficiente, non aggiornato, di ore lavorabili necessarie per garantire la copertura dei servizi per l’intero orario di apertura delle scuole e non considera in alcun modo che lo stesso è attualmente garantito attraverso prestazioni di lavoro supplementare e/o straordinario da parte dei lavoratori che non sarebbero oggetto del passaggio appalto”.
“E’ assurdo – prosegue la nota sindacale – che il Comune di Roma Capitale non ascolti le nostre richieste di non aggiudicare il servizio con queste modalità: si tratta di salvaguardare il posto di lavoro degli operatori sul territorio, degli impiegati amministrativi che consentono l’organizzazione e la programmazione delle attività e delle figure di coordinamento, si tratta di continuare a offrire alla cittadinanza un servizio educativo e scolastico adeguato. Alla Prefettura abbiamo esplicitato le nostre preoccupazioni in termini di tenuta sociale: i lavoratori sono allo stremo, provati da anni di incertezze occupazionali e i tempi brevi per il passaggio appalto non garantiranno la riapertura delle scuole a settembre”.
“L’appuntamento con la Prefettura – concludono i sindacati – è aggiornato al 24 giugno per la discussione della procedura di raffreddamento avviata per proclamare lo sciopero. Abbiamo apprezzato la sensibilità mostrata nei confronti dei temi da noi posti e la celerità nel dare riscontro a una condizione di emergenza per i lavoratori che non ci ha consentito di attendere l’incontro convocato. E’ necessario che il Comune di Roma Capitale faccia un passo indietro a tutela dell’occupazione e della continuità del servizio pubblico essenziale svolto dai lavoratori della Roma Multiservizi e attenda l’esito della Corte di Giustizia Europea sul ricorso pendente sulla gara a doppio oggetto che, se arrivasse in corso di vigenza dell’affidamento ‘ponte’, potrebbe determinare nel breve periodo un ulteriore passaggio di gestione con tutti i conseguenti impatti sull’attività scolastica. Lunedì mattina, data prevista per l’apertura delle buste con i nominativi delle società che manifesteranno l’interesse ad aggiudicarsi il servizio, saremo in presidio di fronte al Dipartimento dei Servizi Educativi e scolastici per continuare a sostenere la nostra posizione, a tutela dei lavoratori. L’avviso deve essere ritirato e fino a quel momento continueremo a essere in piazza insieme ai lavoratori”.