“È stato uno dei testimoni più lucidi e precisi dell’olocausto. Ha descritto l’orrore evitando giudizi sommari ma interrogandosi costantemente sulla natura umana e sul bisogno di conoscenza. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, scriveva e ha tenuto fede a questo principio per tutta la vita. Parliamo di Primo Levi, uno degli scrittori italiani più tradotti al mondo e una delle maggiori fonti di informazioni sulla deportazione nazista. Questo mese ricorre il centenario della sua nascita. La Uil regionale, su proposta della Uil di Latina, ha deciso di contribuire alla celebrazione della ricorrenza riportando da oggi sulla propria carta intestata il volto e una frase dell’autore piemontese affinché il suo ricordo e le sue parole rappresentino un monito per noi tutti, un richiamo alla razionalità e all’umanita’ soprattutto in un periodo in cui entrambe sembrano smarrite. Il sindacato vuole anche così testimoniare non solo la propria sensibilità verso questi temi e la tragedia della Shoah – come già fa attraverso l’organizzazione di un viaggio annuale ad Auschwitz – ma anche la propria aperta condanna nei confronti di qualsiasi forma di intolleranza, discriminazione e pregiudizio verso l’altro”. Così il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica.