“Il rapporto di Unindustria purtroppo non ci stupisce. Ci allarma sicuramente, perché perdere quattro posizioni in tre anni è da codice rosso e lo è ancor di più la previsione per il prossimo decennio dove, secondo il report, il pil pro capite dei romani passerà da 32mila a 25mila euro. Ma è il frutto di quanto sta accadendo in questi ultimi anni in cui, come abbiamo più volte denunciato, sono andati persi migliaia di posti di lavoro, è aumentato il ricorso alla cassa integrazione, spesso in controtendenza nazionale, moltissime aziende sono state delocalizzate, con conseguente perdite economiche oltre che occupazionali, è aumentato il lavoro nero e diminuite le ispezioni”. Lo dice il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica.

“Un quadro – prosegue Civica – rappresentato più volte ai nostri amministratori e alla sindaca in primis, attraverso anche il coinvolgimento in iniziative comuni per il bene della città. Iniziative che però non hanno avuto un seguito concreto e, al di là delle promesse, non hanno portato al dialogo e alla sinergia tanto invocati. Ecco i risultati. Ripetere che la Capitale necessita di interventi immediati, di politiche del lavoro, di una rete capillare sul sociale e di un lavoro di squadra non erano per noi slogan da lanciare da un palco o da un’assemblea, ma una denuncia della precarietà in cui ci troviamo e una richiesta di collaborazione tra istituzioni locali e nazionali, sindacati, società civile per trovare insieme delle soluzioni e contribuire a migliorare una situazione che ha prodotto i numeri che oggi commentiamo”.