Ancora una violenza. Ancora una barbarie e di gruppo nei confronti di una donna in attesa dell’autobus che avrebbe dovuto riportarla a casa. Una donna stuprata da quattro esseri che, finito il loro divertimento, l’hanno scaricata sotto un cavalcavia, come un oggetto inutile di cui disfarsi. L’ennesimo episodio di violenza in una Capitale sempre più priva di qualsiasi controllo, sempre meno sicura da tanti punti di vista, purtroppo. Uno stupro negli stessi giorni in cui in Campidoglio si manifesta contro la decisione di chiudere la Casa delle Donne, uno spazio che queste donne, ferite nell’animo e nel corpo, aiuta e sostiene. Se non fosse estremamente tragico, penseremmo a una proiezione con sequenza di immagini contrapposte. Ma è vita. È quotidianità ormai e non possiamo assolutamente accettarlo, né rassegnarci. La Uil di Roma e del Lazio si schiera a fianco di tutte le donne e di chi si impegna a sostenerle, contro ogni forma di violenza. Non solo ovviamente quella fisica, ma anche la violenza derivata da beceri giudizi maschilisti, quella del silenzio di chi potrebbe agire e non lo fa o di chi antepone questioni economiche al sostegno sociale e morale. Lo dice il  segretario generale Alberto Civica e la segreteria della Uil di Roma e del Lazio.