E’ Roma la città italiana che entro domani dovrà versare l’importo più alto di Imu e Tasi. Secondo le stime del Servizio Politiche Territoriali della Uil, infatti, per una seconda casa i romani pagheranno 2.064 euro medi, di cui 1.032 entro domani. Segue Milano con 2.040 euro (di cui 1.020 di acconto). Più contenuti invece i costi delle altre grandi città italiane. Ed è sempre la Capitale a pagare l’importo maggiore anche per cantine, box e posti auto: mediamente 110 euro (81 per una cantina e 139 per un box). Mentre Milano si assesta a 99 euro medi, Bologna a 96, Napoli e Firenze a 95 euro.
“Una situazione purtroppo costante negli ultimi anni – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – Nonostante gli innumerevoli disservizi, i Romani continuano a pagare una tassazione più elevata di tutti gli altri cittadini italiani. Il tutto in una città che ha visto peggiorare il proprio status sociale e aumentare fortemente la percentuale della popolazione in difficoltà”. Roma inoltre è anche tra le 18 città italiane che hanno confermato l’addizionale della TASI sugli altri immobili, con un aliquota che supera quella massima dell’IMU (10,6 per mille) e arriva all’11,4 per mille.
“Tassazione elevata che si va ad aggiungere ad un alto grado di irregolarità fiscale – aggiunge Civica – a causa anche di valori catastali vecchi che non sempre corrispondono al valore reale dell’immobile e a un’evasione che andrebbe combattuta con maggiori controlli e sanzioni. Allo stesso tempo andrebbe riequilibrato il rapporto Stato/Enti Locali in tema di fiscalità e puntare sempre più su una politica di riduzione della pressione fiscale”.