
“I dipendenti dell’azienda pontina, attraverso i delegati della UilTec – proseguono i sindacalisti – hanno dato il via a una mobilitazione spontanea che va avanti dal 23 luglio. Una mobilitazione sicuramente non semplice anche perché parliamo di lavoratori che vivono del proprio stipendio ma che sono arrivati allo stremo delle forze e chiedono solamente dignità e condizioni lavorative umane. Basti pensare che ognuno di loro, per gestire due presse, sale e scende quotidianamente più di 700 scalini. Questa situazione non è più sostenibile e la Uil tutta, dal nazionale al regionale al territorio, ha deciso di schierarsi al loro fianco senza se e senza ma, condannando senza mezzi termini l’atteggiamento finora assunto dai vertici aziendali che, anziché intraprendere un auspicato confronto con i propri dipendenti, li ha liquidati e scherniti definendoli degli scansafatiche”.
”Erano decenni che non si vedeva una mobilitazione così spontanea e certamente non la lasceremo cadere nel vuoto. Abbiamo già interessato il prefetto, il presidente della Provincia, il Sindaco di Sonnino che si sono prontamente attivati e, insieme al segretario generale della UIL Bombardieri, siamo oggi al fianco dei lavoratori, anche per ricordare a tutti che la stessa Costituzione italiana dice che non ci può essere lavoro senza dignità. Fondamentale è ora – concludono Garullo e Cavallo – sedersi intorno ad un tavolo e avviare un confronto sindacale per trovare soluzioni, evitando inutili prese di posizioni unilaterali”.