Ancora una notizia di corruzione ai danni di questa città. Lo stadio avrebbe dovuto e dovrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo e un’opportunità di lavoro per i cittadini e invece ci troviamo a dover fare i conti con situazioni poco trasparenti che andranno a impattare sui tempi della realizzazione e sull’immagine della Capitale. Come se non fossero sufficienti le innumerevoli fotografie del degrado che circolano oramai in tutto il mondo, purtroppo. Cultura della legalità e investimenti rappresentano l’unica via di uscita dal guado in cui si trova la nostra città, perché tale binomio, se applicato, produce riscatto sociale ed economico, quindi lavoro regolare e sviluppo. Il nome di Roma non può essere associato sempre a corruzione e scandali, come sta accadendo troppo spesso negli ultimi anni. Basti pensare a Mafia Capitale, ma anche alle vicende di Ostia. I romani non meritano tutto questo. Serve una reazione energica. Soprattutto da parte della politica che sembra non avere la forza di arginare i poteri forti, lasciando così la città sempre più in balia di se stessa. Ci auguriamo che chi ha sbagliato paghi, ma che questo non vada a inficiare un progetto che dovrebbe rappresentare un bene collettivo. Così il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica