“Ancora un’estromissione dal mondo del lavoro e della ricerca. Ancora un’estromissione al femminile. E’ la vicenda di Linda Laura Sabbadini, la ricercatrice Istat riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi e le sue indagini statistiche sulle povertà, la sperequazione di genere, i costi delle violenze, il degrado ambientale. Una donna che si è sempre battuta con scrupolosità e competenza nell’ambito degli studi di genere”. Lo dice il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica.
“La sua estromissione e il suo titolo oggi di dirigente ricercatrice in attesa d’incarico, suonano – continua Civica – offensivi e anacronistici, un enorme passo indietro rispetto a quell’equilibrio di genere per cui la Sabbadini si è sempre battuta, condividendo tra l’altro con la Uil di Roma e del Lazio la lunga e mai conclusa battaglia per l’inserimento delle statistiche di genere tra i parametri di ricerca dei diversi istituti di statistica”. “E’ questa la linea del Governo sulle politiche di genere? E qual è il vero motivo di questa rimozione? Ci auguriamo – conclude la nota – che Linda possa riprendere al più presto la sua preziosa attività”.