Cosa sta accadendo in Regione in merito alla gestione del rifiuti? Ci lascia perplessi l’ipotesi paventata dalla Regione di creare una nuova società o un consorzio composto dagli stessi Comuni che oggi sono serviti da Lazio Ambiente che si occupi esclusivamente dei servizi di igiene ambientale. Ciò significherebbe dividere la società in due parti: impianti e servizi e quindi vendita di una parte e creazione di una nuova società. Con tutte le conseguenze occupazionali ed economiche del caso. Così il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Giuliano Sciotti.
“Già la decisione dello scorso settembre di mettere in vendita le Azioni della società Lazio Ambiente era ed è alquanto discutibile, soprattutto per le ripercussioni occupazionali – prosegue Sciotti – adesso ci chiediamo anche come possano gli stessi Comuni che si dicono favorevoli a una nuova società d’igiene ambientale, far fronte ai costi, visto che nel complesso hanno debiti di circa 10 milioni di euro nei confronti di Lazio Ambiente. Considerando anche che il costo richiesto per il ricevimento in discarica è di gran lunga superiore alla media nazionale (40 euro). E’ su questo che bisognerebbe agire più che sullo spacchettamento di una società. Un servizio efficace necessita di un’unica azienda pubblica o semipubblica che sia in grado di completare l’intero ciclo dei rifiuti, attraverso la raccolta differenziata con sistema porta a porta, una tariffa puntuale applicata e la gestione della parte conclusiva del ciclo con Discarica e Termovalorizzazione”.
“In questi anni – conclude il segretario regionale – la Regione non ha fatto alcun investimento a beneficio sia dell’impiantistica sia del servizio. Soltanto in quest’ultimo anno si è provveduto a stanziare 12 milioni di euro per un revamping del sistema impianti. Ma per arrivare a risultati concreti sono indispensabili alcuni passaggi che la Regione dovrebbe attivare al più presto, ovvero recuperare i crediti dai Comuni morosi, avviare un incontro con il Comune di Roma relativamente ad Ama, proprietaria ancora di una parte di una linea, avviare una fase di incontri con l’assessore al Lavoro e alla Formazione per tutelare al meglio tutti i lavoratori, aprire un incontro urgente sul piano dei rifiuti nel Lazio. E infine sarebbe auspicabile che tutti i Comuni interessati si schierassero al fianco dei lavoratori, sostenendo l’unicità della azienda”.