
“Giornata – prosegue Civica – che per noi italiani si coniuga con un’altra ricorrenza, la Giornata del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita dal Parlamento nei mesi scorsi per ricordare tutti i camici bianchi scomparsi nell’esercizio della loro professione. Una giornata la cui data coincide con il cosiddetto paziente uno della pandemia in corso, quello identificato il 20 febbraio dello scorso anno presso l’ospedale civico di Codogno. Da allora la nostra vita è completamente cambiata ed è cambiata soprattutto quella del personale che opera nella sanità pubblica e privata che abbiamo applaudito, inneggiato come eroi un anno fa e di cui poi spesso ci siamo dimenticati. Sono centinaia le vittime tra il personale sanitario, che in questo ultimo anno hanno perso la vita a causa del Covid, 22 solo nella nostra regione. A questi si aggiungono tutti coloro che sono stati vittime di aggressioni o di gesti di sconsiderati. A tutti loro va il nostro ringraziamento ma anche la volontà e la speranza che non ci si ricordi di alcune professioni solo in periodi di emergenza, ma che si possa operare affinché ricerca, istruzione, sanità divengano pilastri della società e non certo settori su cui operare tagli dissennati i cui effetti sono e sono stati sotto gli occhi di tutti”.